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In un crescendo di emozioni e sorprese…

Il quaderno nascosto

L’ultimo Libro di Carlo Colasanti

Luglio 2003, un bambino abbandonato viene trovato a Montalto Marina in un cassonetto dell’immondizia. Pina, un’attempata Gattara che vive sola, sente i suoi lamenti e con l’aiuto di Egidio, un suo vicino di casa, riesce a salvarlo.

È amore a prima vista. La donna chiama il trovatello Arturo e vorrebbe tenerlo con sé ma Egidio non la pensa alla stessa maniera. Da quel momento Pina cerca di nascondere il bambino, ha paura che qualcuno glielo porti via. Egidio sa che la gattara è piena di soldi e vuole far girare a suo favore il suo segreto.

Nello stesso mese, poco distante da lì, nascono altri tre bambini: Serena, desiderata ardentemente da sua madre Gianna che le prova tutte per averla. A differenza di Arturo che non ha un padre che lo reclama, Serena ne avrà uno di troppo. Sofia e Francesco invece vengono al mondo per unire i propri genitori. Ma, come alcune volte accade, la loro venuta metterà a dura prova i due rapporti.

Il romanzo, in un crescendo narrativo, ricco di emozioni, colpi di scena e tocchi di noir cattura il lettore senza lasciargli scampo e lo induce a riflettere sulla natura dei sentimenti e non solo dell’amore, ma sul valore del rispetto per la vita.

Titolo Libro

Un’insolita fortuna

Marco Siniscalchi è un manager di una multinazionale Svizzera. Sposato con Lucia, che si occupa dell’educazione dei due figli adolescenti, è stressato dai ritmi pressanti del suo lavoro che non gli permettono di essere presente in famiglia come vorrebbe.

È alla ricerca di una nuova occupazione che gli permetta di avere più libertà e che sia allineata con i suoi valori. Un giorno finalmente Marco comunica a sua moglie di essersi licenziato, ha trovato l’impiego dei suoi sogni.

Lucia è titubante ma quando si rende conto dell’enorme disponibilità economica a disposizione, reagisce con entusiasmo e si adegua velocemente al nuovo status acquisito. Marco così può dedicarsi al progetto che aveva da tempo a cuore.

Lucia, prima timidamente, poi con maggiore convinzione si affida alla chirurgia estetica per migliorare il suo aspetto. Coltiva nuove passioni che la portano a rilevare una galleria d’arte con ingenti investimenti di denaro.

Il romanzo esplora un tema pregnante della nostra società: i soldi e il loro impatto sulla felicità. Bisognerebbe chiederlo al commesso di un piccolo minimarket, del quale non conosciamo neanche il nome, che vive in un monolocale e cerca di escogitare un sistema per suicidarsi senza però trovarne il coraggio.

La storia scorre parallela tra i due protagonisti divisi da una condizione economica opposta. Il manager della multinazionale lanciato nella sua nuova attività ricca di soddisfazioni economiche e il commesso che lavora in nero per pochi euro e viene vessato ogni giorno dal suo capo.

Cosa riserverà loro il futuro? Come anche nel suo primo romanzo “Il dittattore”, l’autore si diverte a provocare i suoi personaggi e a svelarne il lato oscuro in un continum narrativo fatto di colpi di scena e intriganti rivelazioni.

Il Dittattore

Augusto Stresa, nasce in una famiglia di contadini dell’agropontino. Il padre Martino lo tratta alla stregua di un bracciante e dopo la scuola dell’obbligo non gli permette di proseguire gli studi. Augusto accetta malvolentieri e frequenta le scuole serali.

Il padre cerca di ostacolarlo in ogni modo. Augusto con sforzi e sacrifici riesce a prendere il diploma e trova un impiego come rappresentate di generi alimentari in una piccola azienda locale. Gli sembra il lavoro più bello del mondo.

Conosce Stefania, la figlia di un cliente, se ne innamora.

Dopo qualche anno approda alla Ferrini, un’azienda di caratura nazionale. Moltiplica gli sforzi con in mente un obiettivo ben preciso, diventare il miglior venditore. Il lavoro per lui procede meglio del previsto e grazie a una rivoluzione aziendale riesce a diventare responsabile commerciale della Ferrini.

È il sogno che si avvera, deve gestire centinaia di persone. Anche se è un ruolo che non ha mai ricoperto, Augusto non ha dubbi, deve usare il polso duro e far capire chi comanda, convinto assertore che solo ferree regole possano fare il bene di tutti.

Ogni pensiero diverso, ogni opinione che non combaci con la sua, viene combattuta come un virus, fino ad essere eliminata. Non c’è spazio per chi trama contro, per chi non lo segue.

Augusto sembra averla vinta, dopo i primi sussulti, anche i più ostici vengono sedati. Nessuno ha la forza di opporsi, tutti subiscono, si lamentano segretamente, ma subiscono, finché un giorno, una massa festante parteciperà al suo funerale.

Le circostanze della sua morte fanno pensare a una disgrazia. Quante persone avrebbero pagato di tasca propria per cancellarlo dalla loro esistenza? Quanti nemici aveva? Il destino aveva agito per conto loro?

Le pagine del romanzo sveleranno gli interrogativi che avvolgono la figura de Il
DittAttore in un crescendo di emozioni e sorprese.

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