Quando Carlo Colasanti, autore de Il Dittattore e Un’insolita fortuna, mi ha svelato al telefono la passione che nutre per la scrittura allo scopo di raccontare la quotidianità che lo stupisce, ribadendomi più volte che le persone sono il più grande spettacolo del mondo (citazione di Charles Bukowski), ho pensato che, in fondo, io, sì io, sto andando nella direzione sbagliata.
Io oggi scrivo manuali e guide per scrittori. E’ bello, sì. Ma scrivere per raccontare il nostro mondo attraverso la creazione di un romanzo, per me, sarebbe ancora più bello.

Magari ora ti stai chiedendo perché scrivo guide anziché romanzi. Perché scrivere romanzi, nel modo in cui intendo farlo, a me, fa male. Entro nella storia che scrivo e la storia entra dentro di me. E’ un rischio che fa vacillare gli equilibri della mia vita. Per questo preferisco, per ora, dedicarmi a scrivere “come fare a…”, piuttosto che scrivere romanzi.

A proposito di “come fare a…”, quando raccontiamo i problemi del nostro vicino di casa, oppure l’egoismo del capo della nostra azienda, i problemi dei nostri figli… quando nasce un romanzo da tutto questo, che nient’altro è se non solo e soltanto la vita nostra, come possiamo promuovere con grande efficacia il nostro romanzo per raggiungere il massimo numero di lettori?

Semplice: promuovendolo nei posti dove la storia del romanzo si sviluppa.
Il romanzo “Il Dittatore”, di Carlo Colasanti, è la storia di un capo di azienda e di famiglia dallo stile puramente dittatoriale, che poi muore e le persone fanno una festa al suo funerale.
Fossi in Carlo Colasanti che intende promuovere Il Dittatore, io andrei nelle aziende, organizzerei all’interno di esse delle presentazioni, proporrei il mio libro come regalo di Natale agli impiegati, contatterei le associazioni dei lavoratori e proporrei il libro a tutti gli associati, andrei nei siti dove c’è grande interazione di una gran numero di persone che discutono le problematiche di lavoro e proporrei il mio libro negli stessi siti.
Questa strategia di marketing, sommariamente abbozzata nel presente articolo, è molto efficace e si basa sulla teoria delle Cerchie e del Nucleo da me introdotta nel mio corso Bestseller Course Premium Edition, in cui spiego passo dopo passo come sviluppare una strategia promozionale – ad alta efficacia e a bassi costi – per promuovere romanzi.
Ti lascio ora all’intervista di Carlo Colasanti!

 L’INTERVISTA

Spiegaci in poche parole chi sei, cosa ami fare e qual è il ruolo della scrittura nella tua vita

La scrittura è prima di tutto una passione, uno svago, la possibilità di dare vita a personaggi che ho conosciuto e che nei miei romanzi riescono a comunicare la loro forza e ogni piccola debolezza. Oggi non riesco a stare senza avere una storia da raccontare, amo osservare ciò che accade attorno a me e inserirlo nei miei romanzi. Mi affascina che ogni singolo elemento possa diventare indipendenti e fare scelte sulle quali ho solo il diritto di narrazione. Concordo con l’aforisma di Charles Bukowski che definisce le persone come lo spettacolo più bello del mondo. Ogni giorno ho la possibilità di scegliere i protagonisti per le mie storie, di farli cimentare in avventure che non avrebbero mai sognato di vivere, di stare alla finestra e vedere come va a finire.

Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare il tuo libro?

Nel 2010 ho partecipato al premio letterario “Un libro nel cassetto” e sono arrivato secondo con il romanzo “Un’insolita Fortuna”. La pubblicazione senza oneri da parte dell’autore era riservata al primo classificato. L’anno successivo mi sono ripresentato con il romanzo “Il Dittatore” e ho vinto il premio e relativa pubblicazione. Il romanzo è in ristampa e ha avuto un discreto successo di vendite. Nel novembre del 2012 ho pubblicato anche “Un’insolita fortuna” con la casa editrice Accadueo, sempre senza contributo da parte mia.

Nell’attuale mercato editoriale, se si vogliono raggiungere tanti lettori, quanto è importante secondo te essere artefici della promozione del proprio libro?

Scrivere un buon libro è solo la partenza, la promozione è fondamentale, se si vuole raggiungere un folto pubblico bisogna trovare strategie alternative alla grande distribuzione che è appannaggio solo dei grandi marchi.

Qual è secondo te la tecnica promozionale più efficace per promuovere libri?

Credo che il web sia il mezzo più efficace per raggiungere una numerica elevata di potenziali lettori. Anche le presentazioni sono importanti e devo dire che mi piacciono in modo particolare perché è un momento di confronto con chi legge i tuoi libri

Quali sono i consigli che daresti a uno scrittore che vuol promuovere autonomamente la propria opera?

Di affidarsi a chi ne sa più di lui, facendo attenzione alle molte figure che si nutrono di esordienti e creano il loro business sulla passione di chi vuole a tutti costi vedere il suo romanzo pubblicato e poi si ritrova ad aver acquistato centinaia di copie che deve vendere da solo senza grande supporto dalla casa editrice.

Raccontaci un’esperienza legata alla promozione del tuo libro che ti ha emozionato fortemente.

Ogni presentazione che ho fatto è stata per me una bella emozione. Quella che mi ha dato una grande soddisfazione è stata prima di un’opera teatrale con più di 200 persone. Anche alcune interviste nelle radio locali di Roma mi hanno trasmesso una bella emozione.

Quali sono i tuoi progetti letterari futuri ed eventualmente stai pensando a nuove tecniche promozionali degli stessi?

Scrivo, completo e metto in un cassetto, poi dopo qualche mese revisiono e continuo a scrivere altro. Ad oggi sono arrivato a quota 5 completati, uno da revisionare e il settimo in via di sviluppo. Per quanto concerne la promozione, sono appena entrato nella famiglia di Bestseller Course Premium Edition e voglio approfondire ogni argomento per sfruttare ogni minima occasione per promuovere i miei libri.

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link dell’intervista: https://www.scrittorevincente.com/intervista-carlo-colasanti-autore-de-il-dittatore-uninsolita-fortune/

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